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lunedì 10 dicembre 2012

MA PERO'...




Una agenzia di stampa mi segnala la notizia che ad un anziano signore, conosciuto come “Darietto”, in quel di Albenga e per la seconda volta, è stata rubata la carrozzina elettrica. Con doverosa e giusta ovvietà le agenzie sono un fiorire "odioso reato", solidarietà e persino appelli a “chi avesse visto facce o movimenti strani in Via Sauro”.
“Siccome la carrozzina non entra nell’ascensore sono costretto a lasciarla a piano terra” racconta Darietto, “nell’androne del palazzo la collego alla presa del mio contattore elettrico per la ricarica”.
Senza nulla togliere alla vigliaccheria del furto, a me viene da pensare che forse “Darietto”, disabile fin dalla nascita come specifica l’agenzia, è stato “derubato” (magari con un sorriso) già prima di questo gesto odioso. Forse avrebbe avuto diritto ad un ascensore più largo, forse ad un appartamento a piano terra o, male che vada, almeno ad una carrozzina più stretta.
Forse i tecnici che concedono protesi e carrozzine, potrebbero spendere le proprie conoscenze non solo a filo di “nomenclatore” ma anche per far sapere che esistono “ausili”  capaci di dare a tutti pari opportunità  e magari proporre a Darietto una carrozzina giusta per lui e per l’ascensore, senza costringerlo a lasciare “le sue gambe” nell’androne del palazzo. 

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