La professoressa Maria Vera Speranzini, dell’Istituto
Comprensivo Carducci ci ha fatto avere le prime filastrocche realizzate dalle
ragazze e dai ragazzi della classe 1d.
“Non costruire
barriere, sono scomode frontiere”, è l’idea di Chiara che Elena precisa “se lo facciamo non penso
solo a me”, concetto a cui Arianna da un senso più governativo “una città su
misura questa è vera democrazia” mentre Federico pensa alla comunicazione
“fatelo sapere a tutta la gente”.
“Togliere un confine, un impedimento è come rendere un
giardino più bello” è l’dea di Sinone, mentre Ivana va al sodo “cartine
tridimensionali siano i primi segnali”. Drastica Francesca “no a chi non si
ferma a pensare", pragmatico Niccolò “ora servono le prove”.
Ci interroga Matteo
“lo sai che in città c’è una montagna da scalare?”, “un semaforo anonimo”
aggiunge Giovanni, e “percorsi nemmeno ipotizzati” conclude Michele.
“Come possiamo muoverci in comodità?” si interroga Daniele,
Francesco sembra rispondere “c’è molto da fare, tutta una città da
sensibilizzare“ e Lorenzo riprende, alla grande, il titolo del nostro progetto
“se adotti una barriera demolisci una frontiera”.