Alessandro dell’Acqua ha realizzato una maglietta
multisensoriale, ovvero con una scritta leggibile in alfabeto e al tatto in
braille. Nasce dalla collaborazione con l’Istituto dei Ciechi di Milano, ma per la moda non è la
prima esperienza: nel 2008 Fiorucci fece una maglietta in braille per
l’anniversario di una onlus che combatte la cecità nel mondo, mentre un sito
americano - fondato da una persona prima semplicemente interessata e poi vittima
essa stessa di una progressiva perdita della vista - propone in braille
accessori di ogni tipo. Noi che non comunichiamo utilizzando i tessuti ma
sostanzialmente la carta (di cellulosa o multimediale che sia) con la stessa
idea dell’alfabeto in lettere e in braille avevamo realizzato dei segnalibri…
magari uno è arrivato alla casa di moda.
A Madrid la prima sala cinematografica totalmente
accessibile, la sala 6 del Cines Dreams Palacio de Hielo. I non udenti possono
seguire i dialoghi nei testi che scorrono
in uno schermo al di sotto della
proiezione principale mentre i non vedenti possono ascoltare la descrizione
audio tramite cuffie che ricevono il segnale via “induzione” (senza fili). Ad un
progetto del genere stava lavorando anche la multisala Clarici, l’avevamo
menzionato anche nell’Access City Award, starà andando avanti?
Bertolucci ha ricevuto una lettera da Matilde una bambina che
ha una malattia neuromuscolare progressiva e vive “prigioniera” nella città “più bella del mondo”. Bertolucci
nella serata finale del Festival del Cinema ha voluto rilanciare l'appello.
L’amministrazione ha prontamente risposto: “non è possibile avere a Venezia
rampe e pedane stabili tutto l'anno - replica il sindaco - per superare le
barriere architettoniche costituite dai ponti, anche per evidenti problemi
estetici, ma certamente l'Amministrazione comunale è fortemente impegnata su
questo terreno e stiamo studiando nuove soluzioni».
Speriamo che non siano così nuove come il ponte di
Calatrava, una vera offesa all’accessibilità (e all’intelligenza) dove, giusto
per non creare discriminazioni, le persone con problemi motori per attraversare
il ponte vengono (uno per volta) chiusi in uovo che con “elegante lentezza” li
deposita sull’altra sponda!
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