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domenica 1 settembre 2013

...SI DIVENTA

Ieri, come annunciato, a Spoleto intenso incontro con il dott. Marcello Villanova organizzato da “Ruotaabile onlus” e la pro loco  di Spoleto Antonio Busetti.
Da più persone è stata richiesta la  pubblicazione, edita a Genova circa 1972/73 e che fa parte dell’archivio personale di Daniela Zipeto e Giorgio Raffaelli.

Ora è in rete qui: http://issuu.com/folignobenecomune/docs/hsidiventa

Ai presenti all’incontro Giorgio Raffaelli l’ha presentata così:
… Il fatto che le cose, i luoghi e le relazioni creino o viceversa possano far superare un handicap, personalmente ho iniziato a scoprirlo a Genova, frequentando Rosanna Benzi che viveva in polmone d’acciaio e il mondo girava nella sua stanza. Attori, calciatori, scrittori, e noi giovani di allora, ognuno portava un po’ delle sue cose in quella stanza e usciva con quella stesse cose riviste a rovescio nello specchio attraverso il quale Rosanna osservava il mondo. In quella stanza scrisse tre libri e sempre da quel cilindro di ferro diresse un giornale. Nella Genova fuori da quella stanza era una stagione di lotte, gli operai dell’Italsider insieme ai ciechi del Davide Chiossone, quelle  raccontate anche nel film “Rosso come il cielo”, e poi il “comitato unitario handicappati” che produsse il libro bianco “handicappati non solo si nasce ma si diventa”. 



Una cinquantina di pagine per dire che l’handicap non è semplicemente una disabilità ma soprattutto tutto ciò che ti circonda. Tutto ciò che noi presunti, e presuntuosi, normali realizziamo incapaci di immaginare gli altri… (“Gli altri” sarà il titolo del periodico diretto da Rosanna – n.d.r)
… che l’handicap non è solo una patologia ma un società in cui non esisti, “handicappati si diventa” scrivemmo semplicemente allora, lo ha compreso e lo documenta il corposo manuale dell ICF…  un sistema realizzato da più paesi europei, tra cui l’Italia, per valutare la disabilità, o più precisamente, lo stato di salute delle persone. L’ICF in pratica non valuta… la presenza di una patologia, un problema fisico, sensoriale o relazionale ma…  questo in relazione alle “cose” con cui la persona convive, il contesto, la casa, la città, i servizi,  le relazioni, la mobilità, ecc ..
Sarebbe come dire che anziché chiamare ai ripetuti controlli che sappiamo la persona disabile, fosse sottoposto a controllo il luogo dove vive, le cose di cui dispone, le persone con cui si relaziona.

Non riesco ad avere una carrozzina elettronica con la statica, allora mi sono aggravato!  Mi sono arreso alla burocrazia per avere un computer a comando oculare, sono assolutamente peggiorato! La città ha eliminato qualche barriere architettonica o sensoriale, allora, finalmente, il mio handicap è meno grave.

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