Eppure le parole io cerco di
ascoltarle prima ancora di scriverle, eppure non capisco.
Leggo sulle agenzie di stampa che
a Foligno è stato firmato il protocollo per le “Guardie Ambientali” che saranno
in servizio nel Centro Storico e nei nei
parchi pubblici, lungo le mura urbane e il fiume Topino.
L’idea è nata dai tavoli della
Cabina di regia del Centro Storico (noi c’eravamo), ma qualche parola ad
illustrare questa genesi non l’ho trovata. Peccato, quei tavoli, almeno a noi,
stanno richiedendo un certo impegno e immaginandoli come strumenti per una
nuova partecipazione, in questo felice caso, avrebbero meritato qualche parola
di riconoscimento e forse persino di “incitamento”.
Altre parole mi hanno invece
colpito per la loro inaspettata e sottolineata presenza: ”… non c’è alcuna
volontà repressiva …” parole spese insieme ad altre per illustrare le funzioni
delle “guardie”. Certo è vero che se militari armati e mezzi blindati sono
impiegati per “missioni di pace” meno che mai delle semplici “guardie”
potrebbero sanzionare alcunché.
E qui forse potrei capire il “non
riferimento” alla cabina di regia perché le parole pronunciate in quella sede
suggerivano addirittura di selezionare “guardie” provenienti da altri territori
per evitare che rapporti troppo “amicali” con la cittadinanza potessero alla
fine vanificare l’atteso impegno sanzionatorio.
Le guardie saranno attive a
“salvaguardia della tutela del territorio, del decoro urbano e degli animali”.
Scevri da volontà vessatoria spiegheranno amabilmente agli animali che con legittima inconsapevolezza faranno i propri bisogni lungo i marciapiedi di non
volerne a quelle bestie dei loro proprietari che non provvederanno a
raccoglierli, perché il "regolamento in materia ambientale" del
comune di Foligno “a parole” è assolutamente preciso: “Articolo 3 - Deiezioni
dei cani 1. I proprietari dei cani condotti in luoghi pubblici all’interno
delle aree urbane o spazi privati aperti al pubblico, hanno l’obbligo di
raccogliere gli escrementi dei propri animali in modo da mantenere lo stato di
igiene e decoro del luogo. A tale scopo devono essere muniti di idonea
attrezzatura (palette, sacchetti o simili) che deve essere esibita per
qualsiasi controllo delle forze dell'ordine”… “La violazione di quanto disposto
negli articoli 2, 3, 4 e 7 co. 1, 2, 3 del presente regolamento comporta
l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da € 25 a € 200. E’
consentito il pagamento in misura ridotta.”
E infine, per restare in tema di
parole, temo che non siano invece pubblicabili quelle che pronunceranno i
malcapitati che con la ruota di una carrozzina, un bastone bianco, ma anche,
con straordinarie pari opportunità, una scarpa elegante o qualunque, transiteranno
sui “ricordini intestinali” salvaguardati da ogni volontà vessatoria.
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