…un appunto al volo, si chiama “Terraform”. Giusto per dire
che volendo anche la terra (o almeno un po’)
non è troppo bassa per essere zappata da chi magari laggiù non ci può
arrivare.
Autrici Boris Cochy, Samia Oussadit e Pascal Leroux,
architetti e artisti, altre informazioni qui http://www.designerblog.it/post/40203/il-giardino-dal-design-per-portatori-di-handicap
Tanto per ricordare invece che questa sera saremo alla
Cabina di regia del Centro Storico (di Foligno), fresca fresca, la notizia dell’apertura della nuova storica
“via Garibaldi” di Genova finalmente accessibile. Ne trovate qui http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/05/22/APMeTOaF-disabili_garibaldi_misura.shtml .
Se nella notizia precedente la terra diventa accessibile,
qui il direttore dei lavori Giancarlo Traverso dichiara nell’intervista (nel
video una interessante ripresa in soggettiva del transito con sobbalzo) riferendosi alla tutela storica e alla
risolta complanarità dei lastricati tradizionali “…le pietre sono quelle di
prima sono solo state lavorate come avrebbero fatto gli scalpellini il secolo
scorso…”.
Fatti e parole ci confortano, nella presentazione del
progetto scrivevamo: “…Anche il palazzo più alto o lo scavo più profondo sono
fatti dalle persone. Tante persone, tanti mestieri: ingegneri, architetti,
muratori carpentieri, pittori, elettricisti, idraulici, gruisti, camionisti
(scalpellini)... se qualcosa di ciò che quelle persone hanno fatto per qualcuno
è una barriera, con gli stessi mestieri, quella stessa cosa, può essere fatta
in un modo diverso e accessibile a tutti…”
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