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mercoledì 30 ottobre 2013

STENCIL


Lecce 28 ottobre, leggiamo in una agenzia:
“intorno alle 23,30 un uomo aveva posteggiato la sua auto in via Brunetti, angolo via Otranto. Ritornando a tarda ora scopre che un misterioso giustiziere ha “sanzionato” l’auto posteggiata, senza averne diritto sul posto riservato ai portatori di handicap, con pennello e vernice disegnando sulla carrozzeria il logo dei disabili: l’omino stilizzato sulla carrozzella”
Oggettivamente si tratta di un reato, “danneggiamento”, però, come direbbero gli esperti “quando ce vò, ce vò”.
Talmente vero che anche la vittima, dopo sorpresa, ira e chiamata delle forze dell’ordine, ha rinunciato a sporgere querela.
Nonostante il suddetto parere degli esperti anziché vernice e pennello noi consigliamo di lasciare sul parabrezza dell’abusivo parcheggiatore le nostre multe che così sanzionano il malfatto
Questa multa è assai salata
Perché un bimbo te l’ha data.
Ti credevi furbo e scaltro
Ma risulta, ahimè, ben altro:
“se l’esempio copierò
Quando anch’io sarò,
qui è ben documentato…
che il maestro tu sei stato!
E se poi siete, come direbbero sempre i suddetti esperti, "adulti e vaccinati" potete sottoscrivere l’ulteriore e apposito inciso:
…anche se sono un po’ cresciutello
Confermo che il tuo esempio non è bello!

lunedì 28 ottobre 2013

SORPRESA



Praticamente pochi minuti fa abbiamo trovato nella posta elettronica questo gradita mail:
“Gentile Giorgio,
ti ringraziamo infinitamente per avere arricchito (inconsapevolmente) il nostro quadrimestrale con il bellissimo articolo (L'oca del gioco) che abbiamo trafugato dal tuo sito.
È pubblicato a pagina 20. Puoi vederlo on line all'indirizzo: 
Se desideri qualche copia cartacea, devi solo chiederle.
Grazie, cari saluti e buon lavoro.
Edvige

Ovviamente siamo andati subito all’indirizzo indicato dove l’articolo “trafugato” è chiuso con questo “Finale ULIDM”:
“Il tutto è stato realizzato grazie alla collaborazione di enti pubblici e di privati, di associazioni e di persone volonterose.  Che dire se non esprimere, davvero, tanta meraviglia e un  poco di sana invidia.
E se davvero è anche colpa nostra, beh, siamo orgogliosi di avere “peccato”.
Complimenti a tutti!”


Stando così le cose ai “mariuoli”  comunichiamo da qui che siamo disponibili a “condonare” il furto a patto di una loro presenza riparatrice al “Festival delle città accessibili”…

domenica 27 ottobre 2013

BUON LAVORO



Non è l’unico ma certamente è realizzato davvero davvero a regola d’arte.
Potrebbe essere una immagine di Stoccolma perché l’architetto Enrico Giovannone, che ha incontrato per nostro conto la “municipalità” di Stoccolma tra le domande poste ha chiesto di quanti centimetri potesse essere uno scalino per essere considerato accessibile. Risposta: “zero”. Ma almeno un paio, magari lo smusso della soglia? Niente da fare, “accessibile” sta a dire senza dislivello, stesso piano, nessun centimetro ammesso.
L’immagine è invece di Via Madonna delle Grazie, il parcheggio si raccorda “zero cm” con l’area a marciapiede che a sua volta si raccorda dolcemente con l’accesso al percorso pedonale sottostante. Un raccordo articolato e perfetto senza un minimo gradino. Curioso che tanta attenzione dia accesso esclusivamente ad una… scala!
(Ma certamente in seguito ci sarà un attraversamento pedonale… o no?)

All’incontro di giovedi 24, sala Pio La Torre sostanzialmente “piena” di rappresentanze diverse tra cui particolarmente nutrita quella delle persone sorde di Foligno (ca. 12 i presenti oltre una cinquantina l’intera “comunità”). Tra tutti un particolare ringraziamento all’architetto Consuelo Agnesi, che non solo ci ha raggiunto da Senigallia ma ci ha dedicato praticamente l’intera giornata.  Tutti presenti si sono comunque espressi favorevolmente per il progetto del “Festival delle città accessibili”, purché non sia una vetrina, ma piuttosto la tappa di un impegno costante e soprattutto concreto.
Annita, AISM, dopo aver raccontato che anche altre sezioni dell’Associazione hanno accolto favorevolmente l’idea del “festival” ha annunciato che in occasione del prossimo evento, un concerto a dicembre, il ricavato andrà in parte per questo progetto.


Dunque nei prossimi giorni inizieremo a lavorare, più nel concreto, per quello che sarà il Festival e per la costituzione dell’associazione omonima, ovviamente chiunque avesse idee, disponibilità, voglia di collaborare non ha che da contattarci e a noi tutti… buon lavoro!

mercoledì 23 ottobre 2013

IL FESTIVAL... IN CAMMINO


Potrebbe essere che la città
sia una fantastica costruzione comune
in cui ciascuno
può fare in modo che ogni luogo
offra a tutte le persone opportunità uguali.
FESTIVAL DELLE CITTA’ ACCESSIBILI
Primo incontro organizzativo
Foligno – Palazzo del Comune, Sala Pio la Torre
GIOVEDI’ 24 OTTOBRE 2013
ORE 17,30

domenica 20 ottobre 2013

PROGETTI DIFFICILI



Anche la storia dell'adotta una barriera in fondo inizia da una “passeggiata consapevole” di una  amministratrice (oggi vice sindaco) della nostra Foligno, dunque ci siamo iscritti ed apprezziamo le “passeggiate” organizzate, insieme a diversi altri soggetti,  dal Gruppo di Lavoro per l’Accessibilità del Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Ascoli Piceno (19 ottobre Ascoli Piceno, 9 novembre S. Benedetto del Tronto).
In ragione del limitato numero di “non ausili” di cui saranno dotati i “normopartecipanti” per percorrere i percorsi individuati nelle medesime condizioni di chi sordo, cieco,  semi o rotodeambulante, ecc., ci ha scritto l'organizzatrice architetto Elisabetta Schiavone, sono riservate a professionisti e P.A….  “se foste interessati a venirci a trovare sarebbe per me un piacere” (se riusciamo parteciperemo a quella del 9 novembre).
Resta però un interrogativo che ci assilla e con cui non di rado tormentiamo a nostra volta singole persone e consessi.
Se per comprendere come progettare (o anche amministrare) luoghi, case e cose a misura delle persone disabili occorre fare esperienza in carrozzina, bendati sugli occhi o nell'udito, la domanda è: come sarà possibile progettare un ristorante senza provare a fare il cuoco o il cameriere, un ospedale senza cimentarsi in sala operatoria o in infermeria, un aeroporto senza aver fatto decollare almeno un piccolo aereo da turismo, o più semplicemente un muro senza aver fatto il muratore e una casa senza essere almeno per un po” “casalinga”... ?

Fino a quando mi sono iscritto all'università (in tempi ormai molto remoti alla facoltà di architettura di Genova) ho sempre immaginato di fare l'architetto, poi, colpito io per primo da questo dubbio, ho iniziato ad essere un po' muratore, cuoco, cameriere, falegname, casalinga, simil-rotodeambulante... e in verità non ho ancora finito di imparare!

venerdì 18 ottobre 2013

TURISMO ACCESSIBILE



Il tema dell’accessibilità, almeno in sede di dibattiti, incontri e iniziative più o meno concrete, dalle spiagge e dalle amene località marine si sta spostando con la stagione invernale e scolastica ai luoghi della cultura e finalmente alle città…
Questo è buono, e mentre stiamo lavorando al “festival delle città accessibili”, ne trovate quihttp://www.folignobenecomune.it/index.php/festival-citta-accessibili , rimane il fatto che tra i tanti luoghi accessibili certamente il più prezioso è la casa di amici veri che, proprio come i luoghi senza barriere architettoniche e sensoriali, a ben vedere di solito non sono poi molti…

martedì 15 ottobre 2013

SELF-MADE CITY



Si fa chiamare “Toro Seduto” e pare sia un ruotodeambulante non meglio identificato che con una squadra di amici nottetempo realizza in quel di Bologna rampe di accesso a marciapiedi e porticati. Con il nome del mitico capo Sioux e una stella (ma forse sarebbe stata più indicata una piuma come quelle del copricapi degli indiani d’America) firma sul cemento i manufatti che realizza.

Toro Seduto ai microfoni di Radio Città del Capo (capo indiano?) ha raccontato che a Bologna sono stati resi accessibili gli automezzi del servizio urbano, lodevole, ma  con la mancanza di rampe di accesso a portici e marciapiedi, i rotodeambulanti, dopo essere finalmente riusciti a salire sopra gli autobus, una volta scesi e costretti a camminare in mezzo alla strada ora rischiano di finirci sotto!

sabato 12 ottobre 2013

PAROLE



Eppure le parole io cerco di ascoltarle prima ancora di scriverle, eppure non capisco.
Leggo sulle agenzie di stampa che a Foligno è stato firmato il protocollo per le “Guardie Ambientali” che saranno in servizio nel Centro Storico  e nei nei parchi pubblici, lungo le mura urbane e il fiume Topino.

L’idea è nata dai tavoli della Cabina di regia del Centro Storico (noi c’eravamo), ma qualche parola ad illustrare questa genesi non l’ho trovata. Peccato, quei tavoli, almeno a noi, stanno richiedendo un certo impegno e immaginandoli come strumenti per una nuova partecipazione, in questo felice caso, avrebbero meritato qualche parola di riconoscimento e forse persino di “incitamento”.

Altre parole mi hanno invece colpito per la loro inaspettata e sottolineata presenza: ”… non c’è alcuna volontà repressiva …” parole spese insieme ad altre per illustrare le funzioni delle “guardie”. Certo è vero che se militari armati e mezzi blindati sono impiegati per “missioni di pace” meno che mai delle semplici “guardie” potrebbero sanzionare alcunché.

E qui forse potrei capire il “non riferimento” alla cabina di regia perché le parole pronunciate in quella sede suggerivano addirittura di selezionare “guardie” provenienti da altri territori per evitare che rapporti troppo “amicali” con la cittadinanza potessero alla fine vanificare l’atteso impegno sanzionatorio.

Le guardie saranno attive a “salvaguardia della tutela del territorio, del decoro urbano e degli animali”. Scevri da volontà vessatoria spiegheranno amabilmente agli animali che con legittima inconsapevolezza faranno i propri bisogni lungo i marciapiedi di non volerne a quelle bestie dei loro proprietari che non provvederanno a raccoglierli, perché il "regolamento in materia ambientale" del comune di Foligno “a parole” è assolutamente preciso: “Articolo 3 - Deiezioni dei cani 1. I proprietari dei cani condotti in luoghi pubblici all’interno delle aree urbane o spazi privati aperti al pubblico, hanno l’obbligo di raccogliere gli escrementi dei propri animali in modo da mantenere lo stato di igiene e decoro del luogo. A tale scopo devono essere muniti di idonea attrezzatura (palette, sacchetti o simili) che deve essere esibita per qualsiasi controllo delle forze dell'ordine”… “La violazione di quanto disposto negli articoli 2, 3, 4 e 7 co. 1, 2, 3 del presente regolamento comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da € 25 a € 200. E’ consentito il pagamento in misura ridotta.”


E infine, per restare in tema di parole, temo che non siano invece pubblicabili quelle che pronunceranno i malcapitati che con la ruota di una carrozzina, un bastone bianco, ma anche, con straordinarie pari opportunità, una scarpa elegante o qualunque, transiteranno sui “ricordini intestinali” salvaguardati da ogni volontà vessatoria.

mercoledì 9 ottobre 2013

IERI E DOMANI



“Ovviamente garantendo un adeguato riscontro in cappuccini e biscotti pensate di rimettervi in moto x il "festival delle città accessibili" che sta tentando (indegnamente) di replicare (esagerando ancor di più) il vostro "giochiamo in tutti i sensi"?” Questa la mail che qualche giorno fa Daniela e Giorgio hanno inviato a Alessandra, animatrice e portavoce delle ragazze del presidio del volontariato al liceo Frezzi, l’ormai mitico SPES.
Così ieri, insieme al “Marval” colazione di lavoro (come direbbero quelli seri)  in quel di via Pascoli. Pasta all’Amatriciana, fettine panate e patate “spaccate”… ma per finire caffè e biscotti. La confezione Alessandra l’ha voluta lasciare al laboratorio certa di tornare presto con il suo “staff” (…temo che dovremo procurarcene anche altre confezioni).
Domani invece, in quel di Stoccolma, l’architetto e amico Enrico, incontrerà gli amministratori della citta per presentare il progetto, fare qualche domanda (ne abbiamo compilate un paio di cartelle) e magari “rubare” qualche buona idea per la città accessibile o addirittura convincerli a venire a raccontarcela di persona.
Sull’onda dell’incontro di Stoccolma, (ne abbiamo avuti persino a Londra, ma segretissimi per scaramanzia e auspicio di buon fine) esagerando in megalomania e immaginandoci ormai internazionali, su http://www.folignobenecomune.it/ stiamo procedendo, grazie al preziosissimo aiuto di Daniele, a pubblicare i testi in inglese.

Letteralmente “detto fatto” al lavoro anche le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Tecnico Tecnologico di Foligno che a tempo di record stanno realizzando un’idea scaturita dal lavoro a dei tavoli della “cabina di regia per il centro storico”… e poi ancora altre cose, persino simpatiche, “multiartistiche e multisensoriali” e persino messe a punto a puntino… ma segretissime per farvi fare un esagerato “oohh” (senza barriere architettoniche e sensoriali) quando le scoprirete!

domenica 6 ottobre 2013

TIMELESS DAY



Oggi sarebbe la “Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche”, esattamente l’undicesima dalla sua istituzione promossa dal “Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche” in sigla FIABA.
FIABA, nella persona del suo fondatore e presidente Giuseppe Trieste ci è capitato di incontrarlo a Fabriano dove sia lui che chi scrive erano stati invitati a intervenire in occasione della presentazione  di un “osservatorio sull’accessibilità” della città. Nel suo intervento ha presentato la “total quality”, mentre noi abbiamo concluso: “l’osservatorio sulle barriere architettoniche che ci piacerebbe davvero è quello che di osservazione ne dovesse fare una sola:  barriere non ce ne sono più!”
Alla Regione Umbria l’assessore Vinti (presentando ieri la giornata di oggi) dopo aver snocciolato dati, date e appelli, ha concluso annunciando la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro a cui parteciperanno i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni e dei tecnici…
"Timeless day" sta per (spero) "giorno senza tempo"!