Martedì 28 siamo andati alla conferenza “dopo le
pavimentazioni quale futuro?”.
Abbiamo ascoltato attentamente tutti gli interventi.
Associazioni dei commercianti, commercianti, amministratori, architetti,
studenti.
Forse le parole più ripetute sono state “alzare la
serranda”. Ovviamente in varie declinazione “noi la serranda la dobbiamo alzare
tutti i giorni”, “non sappiamo se domani riusciremo ad alzare la serranda”,
“bisogna fare in modo che possano alzare la serranda”…
Gli amministratori hanno ribadito (e illustrato) l’impegno
fattivo e normativo perché il futuro centro storico sia più accessibile e
sempre meno ostacolato da barriere architettoniche e sensoriali; accessibili i
progetti presentati dagli studenti, uno addirittura, il LEO quadriciclo
elettrico accessibile per rendere accessibili le rive del Topino (ma non solo),
aderente al nostro "adotta una barriera...".
A non aver nemmeno menzionato temi e impegni per
l’accessibilità due gruppi di interventi: quelli dei commercianti e delle loro
associazioni, e quelli dei tecnici/progettisti.
Scriveremo nuovamente a chi nella “cabina di regia” ci ha
detto di leggere sempre le nostre le nostre mail, per ricordargli che, se c’è
uno scalino, “tirate su le serrande” per molti continuano a restare chiuse!

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